mercoledì 19 giovedì 20 aprile 2023 - ore 21
GIORNI D’ESTATE
Regia e sceneggiatura: Jessica Swale - Fotografia: Laurie Rose - Montaggio: Tania Reddin - Interpreti: Gemma Arterton, Gugu Mbatha-Raw, Penelope Wilton, Tom Courtenay, Lucas Bond, Dixie Egerickx, Siân Phillips, Amanda Root, Jessica Gunning, David Horovitch, Martina Laird - GB 2020, 102', Movies Inspired.
Anni ’40. Alice è una studiosa fiera e indipendente che vive una vita solitaria sulle scogliere dell’Inghilterra meridionale mentre la guerra infuria al di là della Manica. Coi suoi studi vuole sfatare alcuni miti utilizzando la scienza per confutare l’esistenza della magia. Non vuole che nessuno entri nella sua vita, ma un giorno, con molta reticenza, apre le porte della sua abitazione a un giovanissimo sfollato londinese di nome Frank. L’innocenza e la curiosità del ragazzino risvegliano ben presto in Alice emozioni ormai sepolte, oltre a uno spirito materno che non pensava di possedere.
In originale il titolo dell’opera prima della drammaturga Jessica Swale è Summerland, riferimento a una mitica terra dell’estate in cui si troverebbero le anime dei defunti, una sorta di paradiso pagano più universale e suggestivo. I miti sono il pane quotidiano di Alice Lamb, scontrosa e solitaria studiosa di saggi sul folclore, autrice di saggi accademici su miti, leggende, streghe e luoghi misteriosi. Al di là dell’orizzonte lavorativo in cui si muove, Alice, interpretata da Gemma Arterton qui in veste di protagonista assoluta, è un donna pratica, indipendente, invisa al resto del villaggio del Kent in cui risiede per via dei modi ruvidi che le hanno attirato addosso sospetti di essere una strega o addirittura una spia nazista. Un giorno Alice viene scelta suo malgrado per ospitare un bambino sfollato da Londra, il vivace Frank, inviato in campagna per sfuggire ai bombardamenti. Dopo un’iniziale repulsione, tra Alice e Frank si creerà un legame che aiuterà la donna ad aprire il suo cuore e potrebbe celare perfino alcune sorprese. (…) Dopo un incipit ironico e pungente che ricorda certe commedie di Stephen Frears, Giorni d’estate si rivela un garbato melodramma che snocciola tragedie una dietro l’altra mentre si focalizza sulla relazione instauratasi tra la sfuggente Alice e il piccolo Frank, bambino sensibile e intuitivo. (…) Giorni d’estate affronta tematiche queer, l’emancipazione femminile, la perdita e una più generica accettazione del diverso (che va dall’essere orfano alla semplice scelta di non essersi sposata). Il tutto grazie alla solida presenza di Gemma Arterton, che mette al servizio della storia la sua emotività. (Valentina D’Amico, www.movieplayer.it)
La bella amicizia tra il piccolo Frank e la burbera Alice parte dalla triste realtà dei minori sfollati per approfondire una vicenda personale che nasconde al suo interno molte più tematiche. Tra di esse spiccano l’omosessualità negli anni ’40, la maternità e la famiglia. (…) Un dramma sentimentale che si poggia sulle meravigliose - e bianche - scogliere di Dover (immortalate a dovere dalla fotografia di Laurie Rose), sulla performance di Gemma Arterton e sull’acuto sarcasmo che permea il suo personaggio. L’attrice è ammirevole nei panni dell’acida zitella dal cuore tenero e la sua ironia è destinata a conquistare. La regia della Swale è precisa nell’organizzazione della messa in scena e i suoi personaggi sono ben caratterizzati, ma tutto ciò sarebbe risultato insufficiente senza la forza attoriale della Arterton, l’eleganza di Gugu Mbatha-Raw e la tenera freschezza di Lucas Bond. (Raffella Mazzei, www.spettacolo.eu)