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mercoledì 29 giovedì 30 marzo 2023 - ore 21

LA NOTTE DEL 12

(La nuit du 12) Regia: Dominik Moll - Sceneggiatura: Gilles Marchand, D. Moll - Fotografia: Patrick Ghiringhelli - Montaggio: Laurent Rouan - Interpreti: Bastien Bouillon, Bouli Lanners, Théo Cholbi, Anouk Grinberg, Johann Dionnet, Thibaut Evrard, Julien Frison, Paul Jeanson, Lula Cotton-Frapier, Charline Paul - Francia/Belgio 2022, 115', Teodora.

La notte del 12 ottobre 2016, la ventunenne Clara Royer mentre sta rincasando viene uccisa da un uomo che la cosparge di benzina e le dà fuoco. Da poco arrivato a capo della polizia giudiziaria di Grenoble, Yohan deve confrontarsi col terribile omicidio. Le prove non sembrano inchiodare nessuno. Insieme al collega Marceau porterà avanti le indagini su tutti i conoscenti della ragazza, svelando i molti segreti di una provincia all'apparenza tranquilla.

"Il rapporto tra uomini e donne è centrale nel film - spiega Moll -. Sappiamo che molte notizie di cronaca sono direttamente legate a casi di violenza perpetrati dagli uomini contro le donne. Gli ufficiali che devono combattere questa violenza sono di fatto quasi esclusivamente uomini. A cosa pensano questi uomini quando indagano sui crimini commessi contro donne che potrebbero essere le loro figlie, le loro partner, le loro amiche, le loro sorelle? Come vedono i sospetti? E le vittime? Quali sentimenti provoca in loro tutto questo? Volevamo che il film portasse il pubblico a porsi tali domande". È questo il nodo centrale sul quale si interrogano tanto il regista quanto il film, che ragiona su femminicidio e banalità del male, mantenendo intatta la coerenza di atmosfere notturne e giornate infruttuose, senza dimenticare l'importanza di uno scavo che passo dopo passo riesce a portare in superficie il vissuto, e il pregresso, di personaggi ricchi di sfumature. Si pensi ad esempio alla situazione di Marceau, prossimo alla separazione con la moglie, (...) o all'indicibile senso di inadeguatezza di Yohan di fronte all'irresolutezza del caso, caso che inevitabilmente finirà per ossessionarlo. In tutto questo, Moll - anche grazie ad un periodo trascorso in un vero commissariato di Grenoble - riesce a scovare la "verità" di situazioni quotidiane nei rapporti tra i colleghi, persone che non necessariamente incamerano allo stesso modo le scorie di quello che continuano a considerare nulla più che un lavoro. E affida non a caso a due personaggi femminili, la giovane recluta Nadia e la giudice istruttrice, il compito di far aprire gli occhi a Yohan. (Valerio Sammarco, www.cinematografo.it)

Tratto da uno dei racconti narrati nel libro inchiesta 18.3: Une année à la di Pauline Guéna, basato su uno studio quotidiano di un anno sul lavoro della polizia giudiziaria, Moll decide di appoggiarsi a quella corrente che vede nel giallo l'espediente per concentrarsi sull'evoluzione di chi indaga, piuttosto che sul cammino per la risoluzione del caso, giocando sul paradosso che si verifica tra la tragedia della vittima e quella di chi cerca di scoprire una verità irraggiungibile. (...) Il film di Dominik Moll è un'ottima declinazione del noir contemporaneo, in cui il regista decide di usare il genere come lente di ingrandimento per analizzare il rapporto tossico tra il maschile e il femminile. Un enigma dietro un femminicidio irrisolto che è una metafora dell'incapacità dell'uomo di uscire dalla violenza delle proprie fragilità, messe a dura prova dal susseguirsi interminabile di notti insonni e giornate tutte uguali, come le opzioni che si parano davanti al team investigativo. (Jacopo Fioretti, www.movieplayer.it)

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