martedì 7 giovedì 9 marzo 2023 - ore 21
NINJABABY
Regia: Yngvild Sve Flikke - Sceneggiatura: Johan Fasting, Yngvild Sve Flikke, Inga Sætre - Fotografia: Marianne Bakke - Montaggio: Karen Gravås - Interpreti: Kristine Kujath Thorp, Arthur Berning, Nader Khademi, Tora Dietrichson, Silya Nymoen, Herman Tømmeraas - Norvegia 2021, 103', Tuker Film.
Rakel ha 22 anni, vive a Olso con l'amica Ingrid, ha talento per il disegno, per i fumetti, ma ha lasciato la scuola di design. La sera ama divertirsi, tra alcol, droga e sesso occasionale. Sentendosi fisicamente strana, fa un test di gravidanza e scopre con orrore di essere incinta: cosa fare della creatura che arriverà? Dopo aver capito che il padre è un irresponsabile perdigiorno, per Rakel comincia un periodo di grande incertezza, in cui dialoga con il suo bambino e medita se affidarlo alla sua sorellastra.
Una commedia libera e coraggiosa, romantica e tragicomica, capace di combinare insieme in un mix folle ed esplosivo volgarità e tenerezza, coming of age e riflessione sulla genitorialità moderna. La regista Yngvild Sve Flikke la scrive insieme alle sceneggiatrici Joahn Fasting e Inga Sætre a partire dalla graphic novel a cui il film è liberamente ispirato, Fallteknikk, della stessa Sætre. Un racconto anarchico e femminista che riporterà alla mente La persona peggiore del mondo di Joachim Trier, e per certi versi Juno di Jason Reitman, modelli dai quali però rimane distante per toni e stile costruendo una sua precisa identità. Premiata come Miglior Commedia agli European Film Awards Ninjababy è viaggio di formazione e insieme racconto generazionale, ma lo sguardo sul mondo è disincantato, caotico, dissacrante come del resto il linguaggio teso, vitale e spregiudicato a cui la regista sceglie di affidarsi rimbalzando lo spettatore tra un reale scombinato e un universo fantastico fatto di disegni a carboncino e creature che prenderanno il sopravvento nella testa già ingarbugliata della protagonista. (...) Esempio perfetto di tutto quello che una commedia tra il dissacrante e il grottesco dovrebbe avere. Un film al femminile e femminista, divertente, vitale e spregiudicato come la scrittura che lo sorregge (...). Si ride parecchio in un racconto di formazione che ha il coraggio di smontare tutti gli stereotipi sulla maternità. La genitorialità non è innata e non è per tutti, in pochi però hanno la forza di riconoscerlo e la protagonista di questo viaggio è una di loro. (Elisabetta Batucca, www.movieplayer.it)
Rakel avrebbe scelto senza alcuna esitazione l'aborto, se non avesse scoperto con grande sorpresa di essere al sesto mese di gravidanza (non tutte le donne incinte arrivano ad avere una pancia enorme, le spiega la dottoressa durante l'ecografia). Essere madre non è un desiderio naturale per ogni donna, anzi nel caso di Rakel soltanto il pensiero le fa orrore. Così inizia a inveire contro quel "fottuto ninjababy schifoso" che tiene in grembo e a cui fa assumere le sembianze di un feto con una benda nera sugli occhi che si aggira per la casa pronto a porle domande scomode quando meno se lo aspetta. L'immaginazione e gli stati d'animo di Rakel entrano letteralmente in scena prendendo la forma dei suoi fumetti. (...) Frizzante e commovente al tempo stesso, Ninjababy gioca vorticosamente con gli stereotipi, soprattutto quelli legati ai ruoli di genere, alla maternità e alla paternità, e li abbatte a colpi di umorismo, riuscendo però, al contempo, a non annullare la carica emozionale di argomenti così delicati. (Mariangela Carbone, www.cinefiliaritrovata.it)