Suburbana Collegno

DECISION TO LEAVE

mercoledì 11 giovedì 12 ottobre 2023 - ore 21

Regia: Park Chan-wook - Sceneggiatura: Jeong Seo-kyeong, Park Chan-wook - Fotografia: Kim Ji-young - Montaggio: Kim Sang-Beom - Interpreti: Tang Wei, Park Hae-Il, Lee Jung-hyun, Go Kyung-Pyo, Yong-woo Park - Corea del Sud 2022, 138’, Lucky Red.

Il detective Hae-Jun è alle prese con la misteriosa morte di un uomo, apparentemente avvenuta durante una scalata. Mentre indaga tra le montagne dove è stato ritrovato il cadavere, s’imbatte nella moglie della vittima, una donna misteriosa, che diviene la principale sospettata del caso. La donna, infatti, presenta sul corpo segni come graffi e lividi, che riportano a una probabile collisione. In più, sembra non manifestare particolare dolore per la perdita del marito…

Un po’ thriller d’altri tempi, dai risvolti hitchcockiani, un po’ melodramma temperato dalla voglia di giocare con l’umorismo e ammantato da una sensualità forte ma sentimentale, Decision to Leave è un film nel quale Park riesce a bilanciare in maniera sorprendente, e senza ricorrere mai a facili trucchetti, la potenza e l’eleganza del racconto cinematografico classico con la capacità di essere modernissimo: nel contenuto, certo, ma ancora di più nella forma. Basta vedere come Park muove la macchina da presa, e usa il montaggio, e con quale apparente facilità riesce a inventare nuovi modi per mettere in relazione e a contatto i suoi protagonisti, per capire come e quanto questa fusione tra tradizione e innovazione sia riuscita. Quello che però conquista, di questa storia d’amore, di questo dramma sentimentale che parla di solitudine e di perdita, ma sempre con toni di estrema levità, è la capacità di Park di raccontare, tratteggiare, svelare l’intimo e l’animo dei suoi personaggi con pochissimi gesti e parole, costruendo un ritratto vivido e pieno di umanità, rendendo impossibile non avere a cuore quel che sta succedendo sullo schermo. Senza strappi, senza forzature, senza ricatti. Semplicemente lavorando sui dettagli, e sulle ambiguità. Sulla dimensione del ricordo, che assume anche forme digitali di persistenza della memoria: foto, registrazioni audio, messaggi di testo. Per il detective Hae-joon la questione non è poliziesca ma sentimentale. Il nodo da sciogliere non è quello della colpevolezza o meno di Seo-rae, ma quello dei suoi sentimenti. Hae-joon viene usato, o Seo-rae lo ama veramente? E come capirlo? E poi, certo, come gestire l’eventualità dell’amore altrui, e la certezza del proprio, con la verità giudiziaria? Il modo in cui Decision to Leave intreccia questi due piani è altrettanto complesso ma riuscito di quello con cui mescola all’interno del suo racconto i generi e gli stili, e la tensione melodrammatica supera quella tra classicità e modernismo della messa in scena. E il modo in cui Park conquista il suo spettatore è vertiginoso come certi strapiombi, ma anche dolce, progressivo e inesorabile come l’alzarsi della marea. Coinvolgente e perfino commovente nella sua composta ma straziante malinconia. (Federico Gironi, comingsoon.it)

Park Chan-wook decide di metterci alla prova, senza seguire un cinema canonico, incastrato sui binari. Il regista preferisce ondeggiare tra i generi e registri, partendo da una detective story, per poi sfiorare il noir introspettivo e infine sfociare persino nel thriller sentimentale. (…) Park Chan-wook lavora di sottrazione, reprime a oltranza facendo implodere desideri e intenzioni, ma riesce a essere ancora più chirurgico quando entra nelle anime in pena di due personaggi che piano piano, come le gocce con le rocce, riescono a lasciare il segno. (Giuseppe Grossi, movieplayer.it)