Suburbana Collegno

IL MALE NON ESISTE

mercoledì 27 giovedì 28 marzo 2024 - ore 21

(Sheytan vojud nadarad) Regia e sceneggiatura: Mohammad Rasoulof - Fotografia: Ashkan Ashkani - Montaggio: Meysam e Mohammadreza Muini - Interpreti: Ehsan Mirhosseini, Shaghayegh Shoorian, Kaveh Ahangar, Alireza Zareparas, Salar Khamseh, Darya Moghbeli, Mahtab Servati, Baran Rasoulof, Mohammad Valizadegan, Shahi Jila - Germania/Repubblica Ceca/Iran 2020, 150’, Satine Film.

Quattro storie, apparentemente indipendenti ma in realtà intimamente connesse. Heshmat è un marito e padre esemplare. Ma ogni mattina si alza molto presto. Dove va? Pouya è un militare che deve uccidere un altro uomo ma non vuole farlo. Cosa dovrà fare per evitare questo compito? Javad non sa che insieme alla sua ufficiale dichiarazione d’amore in occasione del compleanno della fidanzata dovrà confrontarsi con un evento che l’ha scossa profondamente. Bahram è un medico che esercita in una località sperduta e che ha deciso di incontrare per la prima volta la nipote, che vive in Germania, per rivelarle un segreto.

“Ci sono quelli che obbediscono e quelli che dicono No”. Il regista iraniano ha voluto porre l’accento su un fardello che ancora oggi opprime il suo paese: la pena di morte. Il tema è affrontato non dal punto di vista dei condannati, ma da quello degli esecutori. Un grosso interrogatorio di carattere etico sta alla base del lungometraggio: chi, in un regime dispotico, è veramente libero di scegliere? (…) Il dilemma morale è ben esplicitato, in tutta la sua complessità. Il racconto quasi didascalico delle vite dei personaggi permette di osservare le conseguenze delle scelte di ognuno. (…) Il male non esiste mostra una piaga sociale dell’Iran. Il paese è il primo stato al mondo per il numero di esecuzioni capitali: sono oltre 250 quelle avvenute nel 2021. Probabilmente i numeri sono più alti: non tutte le esecuzioni vengono comunicate ufficialmente. I condannati sono tendenzialmente detenuti incolpati di omicidio o di reati di droga, ma negli ultimi anni le esecuzioni hanno coinvolto anche attivisti politici ed esponenti delle minoranze etniche. Chi viene ucciso è spesso torturato per confessare i reati commessi. Inoltre, i processi sono frettolosi e coinvolgono anche i minorenni. In una società in cui i diritti umani sono totalmente trascurati, ad andare al patibolo non sono solo i condannati a morte, ma anche i cittadini costretti a svolgere le uccisioni a nome del governo. Con Il male non esiste si è invitati a toccare con mano un problema ancora sentito in alcuni paesi del mondo: il film mette a dura prova la morale e l’etica di chi vive in un paese libero. (Chiara Ferretti, www.cinefilos.it)

Sicuramente Il male non esiste condanna la pena di morte - e come non potrebbe? (…) Ma la pena capitale e la dittatura non sono i temi centrali del film, sono piuttosto i temi di contorno che creano le condizioni per poter esplorare al meglio l’argomento cruciale: il dilemma della scelta. Ecco, quindi, che nonostante le storie raccontate siano profondamente iraniane, il loro messaggio trascende i confini geografici e diventa universale, e questo è il pregio maggiore del film. Poi ce ne sono tanti altri, a cominciare dalla meravigliosa fotografia per arrivare alle intense performance del cast. E come tralasciare la musica? “Bella Ciao” urlata in fuga verso la libertà è un canto così traboccante di folle speranza da fare quasi male. Mohammad Rasoulof è riuscito a creare un’opera che affronta argomenti molto seri senza risultare mai pesante, noiosa o ridondante. Al contrario, avvolge lo spettatore al punto che due ore e mezza passano come se fossero a stento due. (Valeria Lotti, www.paroleacolori.com)