Suburbana Collegno

MON CRIME - LA COLPEVOLE SONO IO

mercoledì 22 giovedì 23 novembre 2023 - ore 21

Regia e sceneggiatura: François Ozon - Fotografia: Manuel Dacosse - Montaggio: Laure Gardette - Interpreti: Nadia Tereszkiewicz, Rebecca Marder, Isabelle Huppert, Fabrice Luchini, Dany Boon, André Dussollier, Édouard Sulpice, Régis Laspalès, Olivier Broche, Félix Lefebvre, Radostina Rogliano, Evelyne Buyle, Michel Fau, Myriam Boyer, Jean-Christophe Bouvet - Francia 2023, 102’, Bim.

Parigi, 1935. Madeleine Verdier, aspirante attrice convocata da un produttore per un ruolo e poi da questo aggredita, è accusata a torto del suo omicidio. Con la complicità dell’amica Pauline Mauléon, avvocato senza clienti che si incarica della sua difesa, si assume il crimine e accede alla gloria denunciando l’incompetenza della giustizia. Il tribunale diventa ‘teatro’ della sua performance. L’ingiustizia subita commuove l’opinione pubblica e il successo è immediato. Per Madeleine comincia una nuova vita, gli ingaggi piovono coi fiori e le proposte di matrimonio, ma la vera colpevole bussa alla porta e reclama la sua parte...

Questa volta François Ozon parte da una pièce del 1934 di Georges Kerr e Louis Verneuil, e la trasforma molto liberamente in un ritratto di due donne giovani, belle e in grado di manipolare con irresistibile leggerezza una serie di maschi presunti autorevoli e di certo pomposi e sciocchi. Una conferma della capacità del regista parigino di dare senso ulteriore alla bellezza della messa in scena, con cui ricostruisce la Parigi degli anni ’30 con verosimiglianza, senz’altro, ma anche con quel sapore da quinta teatrale che ben si concilia a una storia in cui tutti recitano, ma in pochi, o meglio in poche, reggono il palcoscenico con maestria. Fra queste sicuramente una spassosa Isabelle Huppert, nei panni di una pessima attrice che mitraglia una parola dopo l’altra, ma soprattutto la coppia di protagoniste. (In) Mon crime tutto è diverso da come appare. Ogni colpo potenzialmente letale può essere capovolto in occasione di un successo inatteso (…). Basta avere l’intelligenza e lo spirito libero delle splendide donne ancora una volta raccontate da Ozon. Dialoghi serrati, ironia feroce, il film delizia per la sua arguzia e rappresenta una commedia femminista capace di prendere per le parti basse il rincretinito patriarcato di oggi, ben al di là degli anni ’30. (Mauro Donzelli, www.comingsoon.it)

Paradossi, ironia, ambiguità e situazioni bizzarre sono gli ingredienti che François Ozon sceglie per Mon Crime - La colpevole sono io (…). Dopo una serie di film drammatici, tra cui È andato tutto bene (2021), Estate ’85 (2020), Grazie a Dio (2018) e Frantz (2016), il regista e sceneggiatore francese torna alla commedia, senza però mettere da parte la sua spinta a trattare tematiche di un certo rilievo. Questa volta al centro del racconto c’è il #metoo con tutte le riflessioni più o meno appropriate che ne sono conseguite. Ozon trasporta le questioni relative alla parità di genere in una Francia ancora fortemente dominata dal pensiero patriarcale e il corto circuito è spesso esilarante. Le due protagoniste, Madeleine e Pauline, si fanno antesignane di una battaglia femminista ai limiti dell’assurdo, ma incredibilmente vincente, in cui certe deviate circostanze del mondo dello spettacolo, una capziosa comunicazione mediatica e una situazione giudiziaria quasi caricaturale moltiplicano le occasioni di comicità. In un contesto in cui ambienti e costumi ricostruiscono con cura e fedeltà l’epoca del racconto, Ozon riesce ad ironizzare tanto sui pregi quanto sui difetti di un movimento estremamente attuale, senza mai ridicolizzarlo. Vania Amitrano, www.ciakmagazine.it)